www.istitutoonoratodamen.it
“Il capitalismo non muore per esaurimento o perchè ha portato a compimento il suo compito storico di classe, può continuare a vivere, come infatti vive, anche se non ha più nulla da dire sotto il profilo economico e di sviluppo sociale e culturale.” Onorato Damen
  • Home
  • Chi siamo
    • Il senso del nostro impegno. Un nuovo inizio
    • Starting over from scratch
    • Punto e a capo
    • Announcement
    • Perche' D emme D'
  • Onorato Damen
    • Breve nota biografica dal libro "Gramsci fra Marxismo e Idealismo"
    • Una foto di Onorato Damen
    • Raccolta degli Scritti
  • Deutsche
  • I Quaderni
  • La rivista
    • Librerie dove puoi trovare DemmeD'
    • Il perchè di un nome
    • Tutti i numeri pubblicati
  • Documenti
  • Contatti
  • English
  • Français
  • Español
  • Quella in Ucraina è solo un capitolo della guerra imperialista permanente
  • Il primo numero de I Quaderni dell’Istituto
  • RIUNIONE PUBBLICA ONLINE
  • Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra Comunista Internazionale
  • Il numero 17 della nostra rivista
  • La polveriera Ucraina
Cerca
Sei qui
Home
I nostri temi
  • Internazionale
  • Lavoro e lotta di classe
  • La transizione dal capitalismo al comunismo
  • Politica e societa'
  • Questioni economiche
  • Questioni teoriche
  • Recensioni
  • Le nostre iniziative
  • Sulla crisi della sinistra comunista
Premio Onorato Damen
  • Seconda Edizione (2014-15)
    • - Assegnazione -
  • Prima Edizione (2012-2013)
Edizioni Istituto O. Damen
  • I Quaderni
  • Il libro ”Il falegname rosso”
    • Quarta di copertina in PDF
  • Libro di poesie Xu Lizhi
  • Libro sulla crisi. Il Crollo di Wall Street
Chi è online

Abbiamo 72 visitatori e nessun utente online

Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra Comunista Internazionale sulla guerra in Ucraina

Stampa Email
Creato: 06 Aprile 2022 Ultima modifica: 06 Aprile 2022
Scritto da IOD Visite: 1798

Il documento che di seguito pubblichiamo è una presa di posizione congiunta con i compagni della CCI, Internationalist Voice e International Communist Perspective contro la Guerra. Pur consapevoli che tra i firmatari del documento vi sono diversi approcci analitici e di prospettiva, convergiamo sul comune riconoscimento del carattere classista della guerra imperialista permanente, ora approdata anche nel cuore dell’Europa, e nel riconoscere che solo l’Internazionalismo proletario potrà evitare alla classe lavoratrice mondiale lo sprofondamento nella catastrofe cui la società capitalistica è destinata.

Il richiamo storico alle conferenze di Zimmerwald e Kiental è fatto nella consapevolezza della profonda diversità delle attuali condizioni economiche e sociali rispetto a quelle di un secolo fa. Sono mutate le forme del dominio imperialistico, l’organizzazione e la divisione internazionale del lavoro, quelle dello sfruttamento capitalistico e, più in generale, le condizioni di lavoro e di vita del proletariato moderno.

Alla comprensione di tali mutamenti sono chiamate le sparute avanguardie rivoluzionarie se vogliono davvero procedere sulla via della costruzione di un nuovo Partito Comunista Internazionalista su scala mondiale, senza il quale – sia chiaro - nulla potrà fermare la folle corsa del capitalismo verso la distruzione dell’intera società.

E’ in questa prospettiva che abbiamo sottoscritto e ora pubblichiamo il presente documento contro la guerra imperialista.

 

[EN] 

I lavoratori non hanno patria!

Abbasso tutte le potenze imperialiste!

Al posto della barbarie capitalista: il socialismo!

La guerra che si svolge in Ucraina non viene combattuta negli interessi della classe operaia, che è una classe di unità internazionale, ma secondo gli interessi contrapposti di tutte le diverse potenze imperialiste, grandi e piccole. È una guerra su territori strategici, per il dominio militare ed economico, combattuta, apertamente e non, dai guerrafondai a capo delle macchine statali degli USA, della Russia e dell'Europa occidentale, con la classe dirigente ucraina che agisce come una pedina, per nulla innocente, sullo scacchiere imperialistico mondiale.

Leggi tutto...

Sull’invasione russa (e americana?) dell’Ucraina

Stampa Email
Creato: 04 Marzo 2022 Ultima modifica: 04 Marzo 2022
Scritto da Istituto Onorato Damen Visite: 1790

L’imperialismo contemporaneo è la più criminale forma di racket che ci sia mai stata nella storia del capitalismo e questa guerra lo conferma.

Per fermare la guerra occorre un nuovo partito comunista e internazionalista.

Versione Inglese[EN]

Versione Francese[FR]

ap22063587790912 ucraina kievNel nostro tempo ogni guerra, anche se camuffata da guerra di religione o di liberazione nazionale, da guerra “umanitaria” per la difesa dei diritti umani e per il rispetto del diritto internazionale, e così via, è sempre un momento di quella guerra imperialista permanente che da decenni imperversa per il mondo intero, seminando morte, fame e distruzione.

Lo è stata quella appena conclusa in Afghanistan, lo sono quelle in corso in Medio Oriente, quelle in Africa e in Asia, e lo è anche quest’ultima appena iniziata con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Putin dice che è stato costretto a farlo per difendere la popolazione russofona del Donbass dal “genocidio” perpetrato dall’esercito di Kiev.

Leggi tutto...

E' disponibile il nuovo numero della rivista

Stampa Email
Creato: 07 Marzo 2021 Ultima modifica: 24 Aprile 2022
Scritto da Istituto Onorato Damen Visite: 15034

E’ disponibile il numero 17 della nostra rivista DMD’.

DMD 17thmbLa rivista è quasi interamente dedicata all’analisi dello scontro imperialistico in atto tra le grandi potenze, prestando particolare attenzione agli ultimi eventi della politica internazionale.

L’articolo di apertura “Dall’Afghanistan all’Ucraina: la guerra imperialista non si ferma” offre uno sguardo d’insieme sulle vicende internazionali di questi ultimi mesi in cui sono sempre gli Stati Uniti, nonostante il perdurare del loro declino, i protagonisti assoluti dello scontro imperialistico in atto. E seppur lo scontro diretto fra le maggiori potenze imperialistiche per ora sembra escluso, non di meno la pace resterà sempre una chimera finché ci sarà il capitalismo.

Il secondo articolo “Capitalismo contemporaneo e crescente proletarizzazione della società” mette ancora una volta in risalto la validità delle tesi di Karl Marx. Il capitalismo moderno super-tecnologico riscopre le peggiori forme di sfruttamento dei suoi esordi. Gli ideologici della borghesia da una parte vedono con preoccupazione la concentrazione della ricchezza in poche mani, per le possibili conseguenze sul piano sociale; dall’altra devono operare sul piano ideologico imbastendo una enorme campagna di falsificazione utilizzando dati statistici fasulli per negare l’esistenza delle classi sociali. Però i disastri prodotti a tutti i livelli dal vigente sistema proseguono inesorabilmente evidenziandone la decadenza e la necessità del suo superamento

Leggi tutto...

La polveriera Ucraina

Stampa Email
Creato: 03 Febbraio 2022 Ultima modifica: 21 Febbraio 2022
Scritto da Giorgio Paolucci Visite: 2139

Un nuovo capitolo della guerra imperialista permanente rischia di essere scritto nel cuore dell’Europa. E’ sempre più alta la tensione sul fronte orientale del vecchio continente, Le schermaglie dialettiche della politica stanno pericolosamente lasciando il posto alle armi e alle dimostrazioni di forza da parte dei contendenti imperialisti.

Traduzioni[EN][FR]

Intorno all’Ucraina si stanno scontrando senza esclusioni di colpo i principali protagonisti dell’imperialismo del XXI secolo. Se a uno sguardo superficiale lo scontrocartina Ucrainathmb è soprattutto tra gli Stati Uniti e la Russia, a essere pesantemente coinvolta, per gli strettissimi legami economici e politici, è soprattutto l’Unione Europea, con la Cina spettatrice interessata a non vedere interrotto il suo traffico commerciale con l’area più industrializzata al mondo.

E’ in questo contesto di guerra sempre meno fredda che il presidente americano Biden negli ultimi tempi ha pericolosamente alzato i toni accusando pesantemente la Russia di essere sul punto di invadere l’Ucraina e, benché non vi fosse un solo indizio che le cose stessero realmente in questi termini, ha concesso a Kiev un primo aiuto militare di 2,5 miliardi di dollari a cui ha fatto seguito, lo scorso novembre, l’invio di: «Altre 88 tonnellate di munizioni nel quadro di un “pacchetto” da 60 milioni di dollari, comprendente anche missili Javen già schierati contro i russi del Donbass. Allo stesso tempo gli Usa hanno inviato in Ucraina oltre 150 consiglieri militari che, affiancati da quelli di una dozzina di alleati Nato, dirigono di fatto le operazioni»[1]. E contemporaneamente il segretario generale della Nato, il norvegese Stoltenberg, rilasciando una serie di dichiarazioni ha dato per scontato e ormai imminente l’ingresso nella Nato anche di Kiev dopo Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania, andando così a completare l’accerchiamento militare della Russia.

Leggi tutto...

Sulle recenti rivolte in Kazakistan

Stampa Email
Creato: 26 Gennaio 2022 Ultima modifica: 26 Gennaio 2022
Scritto da Lorenzo Procopio Visite: 1091

Migliaia di lavoratori manifestano contro il carovita, scoppia una rivolta duramente repressa nel sangue dal governo Tokayev. Ora è il gigante dell’Asia centrale che rischia di trasformarsi in un nuovo fronte della guerra imperialistica permanente.

mappa politica del kazakistan thmbL’ordine è ristabilito nella capitale Nur Sultan, ma rimangono ovviamente irrisolti i problemi e le contraddizioni che sono all’origine delle violente proteste che hanno scosso il Kazakistan all’alba del nuovo anno. La violentissima repressione imposta dal presidente Tokayev, con la collaborazione dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto), la struttura militare di pronto intervento composta da russi, kazaki, armeni, tagiki, bielorussi e kirghizi, ha spezzato in pochi giorni la rivolta ma non ha diradato le nuvole nere che si addensano sul cielo dell’intera area centro-asiatica. 

Leggi tutto...

Altri articoli...

  1. La COP26 conferma che per salvare il pianeta bisogna affrancarsi dal capitalismo
  2. Green Pass, sì; Green Pass, no: è il trionfo dell’ideologia borghese
  3. Elezioni amministrative: vince l’astensionismo
  4. Biden è come Trump: parla di libertà e diritti umani ma vuole solo soldi, tanti soldi

Pagina 8 di 19

«InizioIndietro3456789101112AvantiFine»
Copyright (c) 2009. Istituto Onorato Damen

designed from atict.com