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Dalla rivista D-M-D' N°16. Traduzioni:[EN][FR]
Negli ultimi mesi l’area del Mediterraneo è al centro di pericolose tensioni regionali ed internazionali. La Libia continua ad essere divisa al suo interno per essere spartita da forze esterne, in Siria le elites politiche e militari appaiono sempre più indebolite, ed entrambe sono chiaramente lontane dal trovare soluzioni pacifiche.
Per rendere chiaro lo scenario che si sta delineando in questa area, che è bene ribadire è in piena evoluzione, conviene valutare le dinamiche dei singoli attori e i contrapposti interessi in gioco.
Il 15 settembre 2020 viene formalizzato il trattato di pace “Peace to Prosperity”, fortemente voluto da Donald Trump a suggello del suo mandato presidenziale. La “Pax Americana”, come la definiva the Donald, che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Israele, Emirati Arabi e Bahrein, di fatto si potrebbe sostanziare nell’annessione da parte israeliana di 132 insediamenti in Cisgiordania. “ L’accordo del secolo” è in perfetta continuità con la politica estera americana avviata da Trump nel febbraio 2017 con l’incontro ufficiale alla Casa Bianca con il primo ministro israeliano Netanyahu e proseguita con lo spostamento dell’ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme nel dicembre 2017 e con il riconoscimento delle alture del Golan come territorio di Israele nel marzo del 2019.
Dalla rivista D-M-D' N°16. Traduzioni:[EN][FR]
Nel nostro vocabolario esiste una parola che più di tutte
rappresenta una speranza per il futuro; questa parola è: Comunismo
(G. Greco)
Le ha davvero provate tutte Donald Trump pur di ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali. Ha perfino spinto i suoi sostenitori più accaniti a occupare e a mettere a soqquadro la sede del Congresso convocato -come previsto dalla costituzione - per certificare la vittoria di Joe Biden. Un’irruzione con armi alla mano e che pare mirasse a bloccare i lavori dei deputati e a sequestrare la speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi e a dare una lezione, in stile Klu Klux Klan, al vicepresidente Pence per non essersi opposto alla procedura parlamentare per la ratifica della vittoria di Biden da Trump ritenuta illegittima perché, a suo dire, conseguita per mezzo di gravi brogli elettorali. Accusa mai ritirata nonostante tutte le corti statali e quella federale ne abbiano certificata l’infondatezza.
Definirlo un tentativo di golpe, nell’accezione classica del termine, forse è eccessivo, benché -stando alle ultime indagini dell’Fbi - non sia mancata una qualche complicità da parte di qualche dirigente e agente della polizia locale e di alcuni parlamentari del partito repubblicano.
Experience, meaning and lessons of the birth of the Communist Party of Italy
It would seem that there is nothing left for communists to do but remember the glorious past, in the messianic expectation that the good old days can miraculously return to reconnect that red thread dramatically broken by the passage of time. Indeed, for the fifth year running we are here to remember an important date in the history of the Italian and international workers' and communist movement; after the centenary of the Russian Revolution in 2017, the bicentenary of Marx's birth in 2018, the centenary of Rosa Luxemburg's death in 2019, the bicentenary of Engels' birth in 2020, these days there is a proliferation of initiatives to celebrate the centenary of the founding of the Communist Party of Italy.
La santificazione di Mario Draghi è uno degli eventi più nauseanti a cui abbiamo assistito in questi anni. Dai politicanti di tutti gli schieramenti, ai giornali, alle televisioni, ecc. tutti a genuflettersi al cospetto del nuovo Messia. Tanto che in Senato, nel suo discorso di insediamento a capo del governo, l’ex banchiere, ora sua eminenza ed ecologista allo stesso tempo, ha sentito il dovere di fare riferimento al collega Sua Santità papa Francesco, citandolo a proposito dei guasti alla natura e delle probabili conseguenze pandemiche causate dall’uomo: «Le tragedie naturali sono la risposta della terra al nostro maltrattamento. E io penso che se chiedessi al Signore che cosa pensa, non credo mi direbbe che è una cosa buona: siamo stati noi a rovinare l'opera del Signore».
Il profitto prevale sulla salute della collettività e lo speculatore sul medico onesto, questa è la legge del capitale
Prima ancora che una sola delle agenzie preposte alla validazione dell’efficacia e la sicurezza dei farmaci si pronunciasse, e senza aver reso noto un solo dato relativo alla sperimentazione sugli uomini, le maggiori case farmaceutiche impegnate nella messa a punto di un vaccino anti Covid–19 già dai primi giorni dello scorso mese di novembre; una dietro l’altra hanno annunciato di averne messo a punto uno proprio, attribuendo ognuna al proprio un’efficacia sempre maggiore di quello della concorrenza.
Una corsa al rilancio al limite del ridicolo, tanto che il microbiologo belga Emmanuel André su Twitter, mentre l’asticella saliva sempre più, ha così sarcasticamente commentato: «Comprendo le motivazioni finanziarie che spingono le aziende farmaceutiche a diramare comunicati stampa in cui dicono di essere le migliori. Ma siamo seri: se continueranno con queste escalation giornaliere, arriveremo al 140% di efficacia prima che venga pubblicato il primo studio peer-reviewed».[1]