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La guerra imperialista non si ferma più, ora si riaccende anche nel già martoriato Medio Oriente

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Creato: 14 Ottobre 2023 Ultima modifica: 15 Ottobre 2023
Scritto da Giorgio Paolucci Visite: 1166

gazaI media della borghesia con il loro codazzo di maître a penser lautamente retribuiti e comodamente sdraiati sui salotti televisivi, di fronte agli ultimi approdi del conflitto israelo/palestinese, appuntano la loro attenzione sul conteggio dei morti da una parte e dall’altra e a quale di esse assegnare la medaglia della maggiore efferatezza occultando spudoratamente che anche quest’ultimo scempio ai danni della popolazione civile palestinese e israeliana, è solo uno dei tanti round di quella guerra imperialista permanente che ormai imperversa su scala planetaria.

Con il piglio dell’azzeccagarbugli di manzoniana memoria, discettano di “diritto umanitario”, di “diritto internazionale” e simili amenità e dimenticano, o fanno finta di dimenticare, l’unico dato veramente dirimente e cioè che Gaza marine galleggia su uno dei più ricchi giacimenti di gas del mondo e che ovunque ci sia anche una sola traccia di gas o di qualche altra materia prima strategica infuria la guerra imperialista con tutto il suo carico di distruzione, morte e barbarie.

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Nike, McDonald e la nostalgia per i capitalisti coraggiosi

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Creato: 18 Luglio 2023 Ultima modifica: 18 Luglio 2023
Scritto da Egidio Zaccaria Visite: 950

mcdonaldChe la democrazia statunitense sia diversa dalle più antiche europee è nella comune concettualizzazione. Bisogna però intendersi sulla diversità, la quale non è già divergenza ma solo presenza di particolarità. La disputa tra fazioni, alle fondamenta della democrazia borghese, e la formazione di un’opinione pubblica, nonostante traspaia come un concorso delle idee di tutti ma funzioni ancora come formazione delle idee della classe dominante, in terra nordamericana assume forme diverse ma non trasforma il significato di dominio politico ed ideologico sulle classi subalterne.

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Sul decreto lavoro 2023 della “sorella” Meloni

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Creato: 20 Maggio 2023 Ultima modifica: 20 Maggio 2023
Scritto da Giorgio Paolucci e Alessandro Esotico Visite: 1139

La barbarie non ha ancora raschiato il fondo

Nihil sub sole novum[1]. Nulla di nuovo sotto il sole del capitalismo nella sua versione italica; non che le cose stiano diversamente altrove, ovunque «la terra interamente illuminata splende all’insegna di trionfale sventura[2]»: lo sfacelo imperialistico che sta gettando nella miseria sociale ed esistenziale miliardi di persone in tutto il mondo.

Venendo alle questioni nostrane, per la precisione al decreto lavoro del governo Meloni,tornano alla mente le parole di Tancredi Falconeri ne il Gattopardo: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. E a cambiare a quanto pare saranno le forme welfaristiche e di politiche attive sul lavoro sempre più ridotte al lumicino. Via il reddito di cittadinanza la cui abolizione è stata uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale dell’attuale esecutivo, al suo posto subentrano due misure: la prima è rivolta ai non occupabili, si chiamerà “Assegno di inclusione”

«Da gennaio arriva l’Assegno di inclusione, di cui potranno beneficiare i nuclei con disabili, minori, over 60. L’importo è fino a 6mila euro all’anno, 500 al mese, più un contributo affitto (per le locazioni regolari) di 3.360 euro l’anno, 280 al mese. Se il nucleo è costituito da tutte persone almeno 67enni o disabili gravi l’importo mensile è di 630 euro più 150 euro di contributo d’affitto. La misura è erogata per 18 mesi. Poi dopo un mese di stop è rinnovata per periodi ulteriori di 12 mesi[3].»

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La guerra in Ucraina, un anno dopo

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Creato: 22 Marzo 2023 Ultima modifica: 22 Marzo 2023
Scritto da Giorgio Paolucci Visite: 1219

                                                                                                   Ché quer covo d’assassini

                                                                                                   che c’insaguina la terra

                                                                                                    sa benone che la guerra

                                                                                                         è un gran giro de quattrini

                                                                                                che prepara le risorse

                                                                                                 pe’ li ladri de le borse

                                                                                                                          (Trilussa)[1]

È trascorso ormai più di un anno da quando è scoppiata la guerra fra la Russia e l’Ucraina e tutto lascia presagire che sia destinata a durare ancora per molto tempo.

La pace, per quanto tutti la invochino, in realtà non la vuole e non può permettersela nessuno.  

orrore guerraInnanzitutto gli Stati Uniti. Per loro era particolarmente importante impedire che si consolidasse una area economico-finanziaria da consentire ai suoi membri di poter fare a meno dell’impiego del dollaro come valuta di riserva internazionale e mezzo di pagamento per regolare il loro interscambio commerciale. Vale a dire, da un punto di vista geopolitico: di impedire che l’asse Berlino (Ue)/Mosca/Pechino si consolidasse fino a divenire irreversibile. Cosa che sarebbe accaduta qualora fosse entrato in esercizio il North stream 2.

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Qatargate: cronaca di uno scandalo annunciato… Sin dal 1847

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Creato: 02 Gennaio 2023 Ultima modifica: 06 Gennaio 2023
Scritto da Giorgio Paolucci Visite: 1078

Più cresce il numero dei politici coinvolti nell’affaire Quatargate, più l’indignazione e lo sconcerto tracimano come un fiume in piena nella cronaca politica  di tutti i mezzi di informazione.

tangentiNormalmente, faccende del genere vengono  liquidate con la solita storiella  della mela marcia in un paniere di mele sane, oppure trincerandosi sulla  “presunzione di innocenza” fino a quando  una sentenza definitiva non sancirà la colpevolezza degli accusati, sapendo che con molte probabilità,  fra le lungaggini della magistratura e qualche prescrizione,  le probabilità che ciò accada sono scarsissime.

Questa volta non è stato possibile liquidare così la faccenda. Alcuni indiziati sono stati colti letteralmente con le mani nel sacco  e poi perché sin dalle prime indagini è emerso un intreccio di interessi tale da escludere che si trattasse di un episodio occasionale e non invece di una attività corruttiva sistemica volta a orientare, in cambio di mazzette milionarie,  le decisioni politiche ed economiche del parlamento europeo a favore del famigerato Qatar e di altri paesi mediorientali.  Maggior scalpore è derivato, poi, dal fatto che a esserne maggiormente coinvolti siano risultati per la gran parte politici o ex politici provenienti o appartenenti alla cosiddetta “sinistra” come l’ex  sindacalista ed ex eurodeputato del Pd e di Articolo 1, Pier Antonio Panzeri; l’ex presidente dei sindacati europei Luca Visentini; l’eurodeputata e vicepresidente del parlamento europeo – ora rimossa- la socialista greca  Eva Kaili con annessi i  loro portaborse, spie e faccendieri vari. Come se queste forze politiche non siano uno dei baluardi più efficienti del modo di produzione capitalistico e la corruzione un prodotto del suo stesso sviluppo: Scriveva già nel 1847 K. Marx:

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