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“Il capitalismo non muore per esaurimento o perchè ha portato a compimento il suo compito storico di classe, può continuare a vivere, come infatti vive, anche se non ha più nulla da dire sotto il profilo economico e di sviluppo sociale e culturale.” Onorato Damen
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Lo Stato e i suoi organi di repressione al servizio del capitale contro  i lavoratori

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Creato: 27 Luglio 2022 Ultima modifica: 27 Luglio 2022
Scritto da Carmelo Germanà Visite: 118

Da anni va avanti l’attacco durissimo della Procura di Piacenza contro i dirigenti e militanti del sindacalismo di base: Si Cobas e Usb. Che le istituzioni in generalelogistica piacenza siano al servizio della classe dominante a difesa dei rapporti di classe vigenti è cosa scontata. Tuttavia, colpisce l’accanimento, la pervicacia, il disegno prepotente, di isolare e screditare con accuse infamanti questi lavoratori. Si vuol fare credere che essi siano un manipolo di violenti dediti a utilizzare i loro compagni di lavoro allo scopo di ricavare benefici personali in termini di potere e denaro.

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Alcune considerazioni sul salario minimo

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Creato: 18 Luglio 2022 Ultima modifica: 18 Luglio 2022
Scritto da A.E Visite: 152

La direttiva europea sul salario minimo

uomini o topiL’accordo raggiunto in seno al Parlamento Europeo sui “salari minimi adeguati nell'Unione europea”[1] rappresenta, davanti al problema del crollo verticale dei salari, uno dei tentativi della borghesia di garantire almeno il minimo indispensabile per la sopravvivenza dei lavoratori negli Stati europei.

«A differenza di quanto si è spesso sentito ripetere negli ultimi tempi, non si tratterà di un provvedimento che impone necessariamente all’Italia di adottare un valore espresso per ogni ora di lavoro, (ossia un importo predefinito per legge, per esempio: 8 euro all’ora) poiché la direttiva lascia liberi gli Stati che sono privi di un sistema legale che regoli la contrattazione collettiva. (come ad es. i paesi scandinavi) di adottare misure, ancora da definire in dettaglio, semplicemente dirette a promuovere la contrattazione collettiva nazionale»[2].

L’obiettivo principale di questa direttiva è ricercare una maggiore uniformità delle politiche salariali nell’Unione, e garantire almeno livelli minimi di sussistenza ai venditori di forza lavoro.

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Un bilancio degli incontri pubblici sulla Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra Comunista sulla guerra in Ucraina.

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Creato: 15 Giugno 2022 Ultima modifica: 19 Giugno 2022
Scritto da IOD Visite: 188

A seguito della pubblicazione della Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra Comunista Internazionale sulla guerra in Ucraina Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra Comunista (Corrente Comunista Internazionale, Internationalist Voice e Istituto Onorato Damen)[1], sono stati organizzati da questi gruppi due incontri pubblici online, uno in italiano e uno in inglese, per discutere e chiarire la necessità della Dichiarazione congiunta e i compiti dei rivoluzionari di fronte alla guerra imperialista e alle nuove condizioni mondiali. Gli incontri si sono svolti in un'atmosfera seria e cordiale; le differenze di opinione non hanno impedito il cameratismo e la vivacità della discussione. Il significato della Dichiarazione congiunta sta nel fatto che questa ricalca lo spirito della Conferenza di Zimmerwald del 1915, dove i rivoluzionari riuscirono a redigere una dichiarazione internazionalista congiunta di fronte alla Prima Guerra Mondiale. Negli anni Trenta, invece, i comunisti di sinistra italiani e olandesi si opposero alla guerra di Spagna, ma non riuscirono a redigere una dichiarazione congiunta. Allo stesso modo, durante la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale e la guerra di Corea, i comunisti internazionalisti non riuscirono a pubblicare una dichiarazione congiunta. È innegabile che oggi i gruppi della sinistra comunista non hanno l'influenza che avevano i rivoluzionari nel 1915. Tuttavia, una voce comune è necessaria, non per le sue conseguenze immediate, ma per la prospettiva delle battaglie future. Non è possibile rispecchiare le discussioni di entrambe le sessioni in un breve articolo, ma vogliamo dare una sintesi dei temi discussi.

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Quella in Ucraina è solo un capitolo della guerra imperialista permanente

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Creato: 24 Aprile 2022 Ultima modifica: 24 Aprile 2022
Scritto da Lorenzo Procopio Visite: 330

ucraina warUn nuovo drammatico fronte della guerra imperialista permanente si è aperto nel cuore dell’Europa. All’alba del 24 febbraio 2022 le forze armate russe hanno sferrato la loro potenza di fuoco contro l’Ucraina, bombardando le principali città del paese e invadendo da più fronti con centinaia di migliaia di soldati il territorio ucraino.  Una guerra che nei piani dei russi doveva probabilmente durare soltanto pochi giorni, vista la disparità delle forze in campo, con il suo prolungarsi rischia pericolosamente di allargarsi trascinando nel vortice del conflitto l’intera Europa. Questo è il futuro che ci prospetta il sistema capitalistico, un futuro fatto di guerre, miseria generalizzata e condizioni di vita e di lavoro sempre più precarie.

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Pubblichiamo il primo numero de I Quaderni dell’Istituto Onorato Damen

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Creato: 24 Aprile 2022 Ultima modifica: 24 Aprile 2022
Scritto da IOD Visite: 133

Per contribuire alla comprensione del capitalismo del XXI secolo abbiamo deciso di avviare un nuovo progetto editoriale pubblicando I quaderni dell’Istituto Onorato Damen. Il primo numero è interamente dedicato all’analisi della guerra in corso. ”Alle radici della guerra in Ucraina. Un nuovo capitolo della guerra imperialista permanente” raccoglie una serie di saggi che, a filo di materialismo storico, individuano nelle contraddizioni del capitale le ragioni di un conflitto che rischia di allargarsi e scaraventare l’intera umanità nel baratro di una guerra generalizzata. L’unica strada percorribile per opporsi alle barbarie del capitalismo è preparare il terreno per la costruzione dell’organizzazione politica di classe intorno alla quale rilanciare la prospettiva della rivoluzione comunista del proletariato.

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Altri articoli...

  1. RIUNIONE PUBBLICA ONLINE
  2. Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra Comunista Internazionale sulla guerra in Ucraina
  3. Sull’invasione russa (e americana?) dell’Ucraina
  4. E' disponibile il nuovo numero della rivista

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