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«Die Aufhebung der Arbeit». Attualità e prospettive del superamento del lavoro

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Creato: 14 Marzo 2020 Ultima modifica: 14 Marzo 2020
Scritto da ML Visite: 2079

Dalla rivista D-M-D' N°14

Il superamento del lavoro (Die Aufhebung der Arbeit) è un tema centrale per ripensare la trasformazione radicale dell’attività umana in una società comunista. Questo contributo si propone di rimetterlo oggi a tema, nella consapevolezza che possa rappresentare un asse fondamentale attorno cui approfondire la riflessione sulla dialettica tra necessità e libertà, sulle modalità di relazione uomo-natura e sulle stesse forme di razionalità dominanti.

… die kommunistische Revolution sich gegen

die bisherige Art der Tätigkeit richtet, die Arbeit beseitigt...

… la rivoluzione comunista si rivolge

contro il modo dell’attività che si è avuto finora, sopprime il lavoro…

(K. Marx, F. Engels)

Lavoro: dalla dannazione al superamento

derarbeitQuando si prospetta l’effettivo statuto della «libertà» nel comunismo, il tema del lavoro è necessariamente centrale, per l’importanza che assume nella vita degli individui e della società umana.

Il lavoro è una forma determinata dell’attività umana in generale, e delle forme di attività produttive in particolare.

Dalle sue origini è connesso alla mancanza e alla sofferente attività necessaria per porvi rimedio.

Lavoro, in greco (πόνος, pònos), rimanda sia a penuria che a pena. Operaius, in latino, è uomo di pena. Lavoro è sempre sofferenza[1]. «Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra»: così Yahweh ammonisce l’Adam nel mito di Genesi (Gn 3:19).

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Una pagina di Marx. Critica al mistero della costruzione speculativa

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Creato: 29 Febbraio 2020 Ultima modifica: 14 Marzo 2020
Scritto da Lorenzo Procopio Visite: 2472

Dalla rivista D-M-D' n°13

In occasione del bicentenario della nascita di Marx ripubblichiamo un paragrafo della Sacra Famiglia in cui viene criticato il metodo del sistema speculativo. Una lettura che ci aiuta a comprendere le contraddizioni del moderno capitalismo e che dimostra come il pensiero di Marx sia sempre più attuale ed indispensabile per l’emancipazione dell’umanità dalla schiavitù del lavoro salariato.

sacrafamigliaIn questo 2018, che ormai volge al termine, numerose sono state le iniziative, in Italia come nel resto del mondo, di commemorazione del bicentenario della nascita di Karl Marx. Molte di queste, anche quelle organizzate da gruppi e personalità che si richiamano direttamente al suo pensiero, hanno avuto il vizio di essere improntate ad una retorica commemorativa distante anni luce dal pensiero del grande rivoluzionario di Treviri.

La ricorrenza del bicentenario della nascita è stata anche l’occasione per la pubblicazione di numerosi saggi e libri su Marx che, se da un lato hanno sortito l’effetto positivo di ridare fiato ad un dibattito che negli ultimi anni si era affievolito ed in parte sclerotizzato, dall’altro ha ancora una volta mancato inevitabilmente l’obiettivo di rilanciare su un piano più ampio la critica radicale del sistema capitalistico che è stata di fatto l’unica ragione di vita di Karl Marx.

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I fantasmi di una recessione prossima ventura. Le sue implicazioni sul piano di classe e su quello internazionale.

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Creato: 14 Novembre 2019 Ultima modifica: 07 Marzo 2020
Scritto da Greco Gianfranco Visite: 2036

Dalla rivista D-M-D' N°14

“Se volete vedere come muoiono i poveri, guardate la Grenfell Tower. In quest’era di

austerità, i poveri muoiono per l’altrui prosperità. Sono morti affinchè si potessero

risparmiare soldi.”

(Da una poesia di Ben Okri, poeta nigeriano)

GrenfellL’incendio della Grenfell Tower è la tragedia che ha riguardato un grattacielo, o meglio un termitaio, in cui erano accatestati/alloggiati poveri, immigrati, gente comune che ha avuto origine dall’incendio, nel 2017, di pannelli altamente infiammabili che costituivano il rivestimento esterno del medesimo grattacielo, pannelli il cui utilizzo – dato tristemente rilevante – consentiva un miserevole risparmio di 2,5 euro a metro quadro ma che – a causa della loro pericolosità – erano stati già banditi dal resto d’Europa. Al tirar delle somme quello spregevole risparmio, in linea con le regole auree  dell’economia borghese, ha avuto quale tragico   corrispettivo la morte di 78 persone.

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Il feticismo tecnologico e le politiche attive contro il lavoro.

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Creato: 29 Febbraio 2020 Ultima modifica: 07 Marzo 2020
Scritto da Giorgio Paolucci Visite: 1514

Dalla rivista D-M-D' n°13

Solo immaginando il capitalismo che non c’è è possibile conciliare gli attuali processi di automazione con l’esigenza di assicurare una vita dignitosa a tutti. Ci può credere solo l’economista borghese che come Antonio, il fratello usurpatore di Prospero, il duca di Milano di shakespeariana memoria «a forza di raccontare bugie per verità, riduce la sua memoria in tanta fallacia da credere per primo alla propria menzogna».

intelligenza artificialeDato lo sviluppo inarrestabile dell’Intelligenza Artificiale (AI), sembra ormai inevitabile il trasferimento nel giro di pochi anni della gran parte dei lavori e del lavoro al sistema delle macchine. Sono a rischio sostituzione oltre ai pochi posti di lavoro operaio fin qui risparmiati dalla rivoluzione tecnologica anche camionisti, taxisti, infermieri, medici, ingegneri, analisti finanziari, tecnici informatici, giornalisti, avvocati e perfino, stando a uno studio dell’economista di Harvard Sendhil Mullaianathan,  alcune figure di giudice .[1] Insomma è alle porte una nuova straordinaria  rivoluzione tecnologica.

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Intelligenza Artificiale dannazione o liberazione del lavoratore?

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Creato: 29 Febbraio 2020 Ultima modifica: 07 Aprile 2020
Scritto da Carlo Lozito Visite: 1574

Dalla rivista D-M-D' n°13

Si annuncia la rivoluzione dell'IA, peraltro già avviata da oltre 20 anni con lo sviluppo di Internet e del web. Sarà una rivoluzione che peggiorerà le già deteriorate condizioni di vita dei lavoratori aprendo scenari sociali di potenziali conflitti i cui esiti sono al momento imprevedibili. Essa fa intravedere, per la prima volta nella storia, la possibilità concreta di far lavorare le macchine al posto degli uomini e di liberarli dalla dipendenza dal lavoro coatto.

Meno si è meno si esprime la propria vita;

più si ha e più è alienata la propria vita.

Karl Marx

robot masterSiamo alla quarta rivoluzione industriale. Il capitalismo, finora, è riuscito a dare un impulso senza  precedenti allo sviluppo delle forze produttive che, in poco più di due secoli, ha trasformato  profondamente la società. Se guardiamo oltre l'apparente progresso, tanto sbandierato dagli apologeti del capitalismo, constatiamo un disastro sociale ed ambientale senza precedenti storici. Oggi le più colpite sono le giovani generazioni addirittura private della possibilità di progettare il loro futuro tanto è precaria la loro condizione lavorativa ed esistenziale. I fenomeni di karoshi e ikikomori, presenti in Giappone e sempre più frequentemente in Occidente, sono un segno dei tempi che viviamo1.

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