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Pubblichiamo un documento dedicato al problema della decadenza già apparso nel dicembre 2005 sul numero 12 - VI serie della rivista Prometeo: Per una messa a punto del concetto di decadenza (english version: Refining the Concept of Decadence).
Il documento era stato elaborato per chiarire metodologicamente la differenza che intercorre tra il concetto di crisi economica, determinata dall’agire della caduta del saggio medio di profitto, e quello di decadenza del capitalismo. Chiarimento resosi necessario per correggere le tesi sostenute in un precedente articolo, dal titolo “Per una definizione del concetto di decadenza”, apparso sempre sulla rivista Prometeo nel numero 8/2003 - VI serie.
L’articolo poneva sullo stesso piano le crisi economiche e il fenomeno della decadenza e non considerava in alcun modo l’imperialismo e le moderne forme di appropriazione parassitarie di plusvalore basate sulla produzione di capitale fittizio. La sua pubblicazione aveva creato un forte “malumore” all’interno del Bipr, tanto che i compagni della CWO avevano chiesto esplicitamente di ritornare sull’argomento per eliminare le “ambiguità” di fondo presenti in esso.
Pur essendo passati sei anni dalla sua elaborazione, l’operare contraddittorio del capitale ha confermato, in tutta la sua drammaticità, i segnali e le dinamiche di decadenza che erano stati allora individuati ed analizzati. La realtà ha confermato le analisi di fondo allora elaborate e le prospettive di lavoro politico a cui sono chiamate le avanguardie rivoluzionarie, che deve necessariamente essere indirizzato nella prospettiva della ricostruzione del Partito Internazionale del proletariato. L’intento politico del documento qui ripubblicato era appunto di dare un chiaro segnale politico nella direzione di aggregare le sparute avanguardie rivoluzionarie per rilanciare il progetto della ricostruzione del partito di classe.
Ma, contrariamente a quanto in esso indicato, e proprio quanto la crisi economica ha accentuato i fenomeni della decadenza del capitalismo, il Bipr si è disciolto nella Tendenza Comunista Internazionale, evidenziando ancor di più quella deriva politica di Battaglia Comunista e della CWO che noi, a suo tempo, abbiamo cercato invano di contrastare.
Incapaci di analizzare le contraddizioni del capitalismo moderno a filo del più rigoroso materialismo storico, sono rimasti imbrigliati in schemi interpretativi decisamente obsoleti. E per evitare questo faticoso lavoro di analisi ed elaborazione, presupposto indispensabile per la ricostruzione del partito rivoluzionario, hanno cercato nel movimentismo e nell’anarco-sindacalismo una più comoda scorciatoia. E ciò nonostante la realtà si incarichi di confermare quotidianamente, e non da oggi, che ripetere formulette talmudiche, come se tutto fosse già scritto e spiegato, o inseguire codisticamente i movimenti non rappresenti la soluzione dei problemi che ci pone di fronte il capitalismo, ma è solo un modo di eluderli.
La ripubblicazione del documento Per una messa a punto del concetto di decadenza mira anche a stimolare la discussione su una questione di così straordinaria importanza, nella speranza che possa essere da stimolo per ulteriori contribuiti e approfondimenti.