In ricordo di Gianfranco

Creato: 14 Febbraio 2020 Ultima modifica: 14 Febbraio 2020
Scritto da Giorgio Paolucci Visite: 585

Si dice che con il trascorrere del tempo anche gli eventi più dolorosi lentamente svaniscono fino a perdersi nell’oblio. GiGianfranco Greco Locanfranco ci ha lasciati da più di tre mesi, eppure siamo ancora qui a dolerci per la sua assenza incapaci di accettare in qualche modo l’irrimediabilità del suo addio: è troppo grande il vuoto che ha lasciato. Ci manca terribilmente il compagno e l’amico di sempre.

 Eravamo poco più che adolescenti quando scoprimmo di avere in comune gli stessi interessi e le stesse letture: il Manifesto dei comunisti, L’Ideologia tedesca, Il Capitale di Marx ed Engels, Stato e Rivoluzione di Lenin e così via fino ad approdare di lì a qualche anno alla Sinistra comunista Internazionalista e alla militanza in Battaglia Comunista e poi nell’Istituto Onorato Damen.

Tutto sempre in totale condivisione. Ed è questa la ragione per cui chi scrive non può procedere a una valutazione critica del suo contributo teorico e politico alla causa del comunismo: sarebbe come giudicare se stessi. Possiamo dire, invece, che era un uomo di cultura vasta e profonda, mai fine a se stessa ma sempre finalizzata a una sempre migliore puntualizzazione dei dati inerenti alla condizione del proletariato nella prospettiva della rivoluzione comunista; peraltro i suoi scritti ne sono la migliore testimonianza.

 Sempre insieme e, benché per un lungo tratto la vita ci avesse portato in posti diversi, sempre in costante contatto. Ora in soccorso l’uno dell’altro quando la vita ci regalava qualcuna delle sue sberle; ora a condividere anche la più piccola gioia.

 E sì, Gianfranco sapeva amare la vita e la rispettava come pochi.  Dietro quella sua aria da burbero benefico si celava un animo straordinariamente gentile, di quella gentilezza da cui traspare tutta la saggezza di chi sa cosa significhi dover strappare la vita con la paglia e i denti ma sempre sorridendole perché ammirati per la sua incredibile bellezza.

Mai, e per nessun motivo, avrebbe reciso un fiore di campo o trascurato i suoi amatissimi gatti o, ancor più, i compagni e gli amici più cari e tutte le persone a lui più prossime. No, quel suo sorriso non cadrà nell’oblio: lo serberemo nei nostri cuori come la migliore lezione di vita che egli abbia potuto donarci.  Grazie Gianfranco, grazie davvero!