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La guerra in Ucraina, un anno dopo

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Creato: 22 Marzo 2023 Ultima modifica: 22 Marzo 2023
Scritto da Giorgio Paolucci Visite: 65

                                                                                                   Ché quer covo d’assassini

                                                                                                   che c’insaguina la terra

                                                                                                    sa benone che la guerra

                                                                                                         è un gran giro de quattrini

                                                                                                che prepara le risorse

                                                                                                 pe’ li ladri de le borse

                                                                                                                          (Trilussa)[1]

È trascorso ormai più di un anno da quando è scoppiata la guerra fra la Russia e l’Ucraina e tutto lascia presagire che sia destinata a durare ancora per molto tempo.

La pace, per quanto tutti la invochino, in realtà non la vuole e non può permettersela nessuno.  

orrore guerraInnanzitutto gli Stati Uniti. Per loro era particolarmente importante impedire che si consolidasse una area economico-finanziaria da consentire ai suoi membri di poter fare a meno dell’impiego del dollaro come valuta di riserva internazionale e mezzo di pagamento per regolare il loro interscambio commerciale. Vale a dire, da un punto di vista geopolitico: di impedire che l’asse Berlino (Ue)/Mosca/Pechino si consolidasse fino a divenire irreversibile. Cosa che sarebbe accaduta qualora fosse entrato in esercizio il North stream 2.

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Qatargate: cronaca di uno scandalo annunciato… Sin dal 1847

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Creato: 02 Gennaio 2023 Ultima modifica: 06 Gennaio 2023
Scritto da Giorgio Paolucci Visite: 183

Più cresce il numero dei politici coinvolti nell’affaire Quatargate, più l’indignazione e lo sconcerto tracimano come un fiume in piena nella cronaca politica  di tutti i mezzi di informazione.

tangentiNormalmente, faccende del genere vengono  liquidate con la solita storiella  della mela marcia in un paniere di mele sane, oppure trincerandosi sulla  “presunzione di innocenza” fino a quando  una sentenza definitiva non sancirà la colpevolezza degli accusati, sapendo che con molte probabilità,  fra le lungaggini della magistratura e qualche prescrizione,  le probabilità che ciò accada sono scarsissime.

Questa volta non è stato possibile liquidare così la faccenda. Alcuni indiziati sono stati colti letteralmente con le mani nel sacco  e poi perché sin dalle prime indagini è emerso un intreccio di interessi tale da escludere che si trattasse di un episodio occasionale e non invece di una attività corruttiva sistemica volta a orientare, in cambio di mazzette milionarie,  le decisioni politiche ed economiche del parlamento europeo a favore del famigerato Qatar e di altri paesi mediorientali.  Maggior scalpore è derivato, poi, dal fatto che a esserne maggiormente coinvolti siano risultati per la gran parte politici o ex politici provenienti o appartenenti alla cosiddetta “sinistra” come l’ex  sindacalista ed ex eurodeputato del Pd e di Articolo 1, Pier Antonio Panzeri; l’ex presidente dei sindacati europei Luca Visentini; l’eurodeputata e vicepresidente del parlamento europeo – ora rimossa- la socialista greca  Eva Kaili con annessi i  loro portaborse, spie e faccendieri vari. Come se queste forze politiche non siano uno dei baluardi più efficienti del modo di produzione capitalistico e la corruzione un prodotto del suo stesso sviluppo: Scriveva già nel 1847 K. Marx:

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La povertà non si eradica finché permane il modo di produzione capitalistico

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Creato: 04 Dicembre 2022 Ultima modifica: 04 Dicembre 2022
Scritto da Alessandro Esotico Visite: 187

scarpe rotteProvate ad immaginare di svegliarvi tutti i santi giorni per andare a lavorare 10/12 ore, magari facendo due o più lavori differenti, per poi tornare a casa e trovare il frigo vuoto. Forse non dovete immaginarlo, magari anche voi state vivendo una situazione simile. Del resto, numeri alla mano, stiamo parlando della vita di milioni di persone; uomini e donne, giovani e meno giovani, che tutti i santi giorni devono capire come fare per mettere insieme il pranzo con la cena, trovare la soluzione per pagare le bollette sempre più care. Una spirale infernale in cui sono gettate le esistenze di un numero sempre più significativo di proletari.  Un numero destinato a crescere in futuro. E mentre la politica borghese si divide sulla querelle reddito di cittadinanza sì- reddito no; la realtà dei fatti avanza, ostinata:

« La caduta dovuta al Covid- scrive Roberto Rotunno del Fatto quotidiano -è stata violenta, ma anche ora che il mercato del lavoro italiano si è rialzato, la camminata resta zoppicante, incerta. In due parole: precaria e povera. I posti di lavoro creati sono deboli, come gli stipendi. Il rapporto annuale Inapp… fotografa quanto è successo nel 2021, racconta di come la stragrande maggioranza dei contratti attivati lo scorso anno sia a tempo determinato o comunque part time. Ancor più che in passato, la ripartenza si sta basando su quelli che definiremmo “lavoretti” o, servendoci di un termine più tecnico, impieghi “non standard»[1].

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Di chi è la colpa?

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Creato: 04 Dicembre 2022 Ultima modifica: 04 Dicembre 2022
Scritto da Egidio Visite: 140

frana ischiaNell’affannosa ricerca di una risposta tempestiva ed adeguata spesso si dimentica di valutare se la domanda è già in grado di aprire alla radicalità del problema. I fatti di Ischia, ultimi soltanto in ordine di tempo, sono anche gli ultimi eventi in cui il problema non è tanto la risposta quanto la domanda: sarà sufficiente stabilire chi è il colpevole? L’Uomo, la Natura, il caso, la sfortuna?

All’alba di sabato 26 novembre 2022 una colata rapida di fango interessa il versante nord dell’isola di Ischia. La nicchia di distacco è collocata in piena montagna, alle quote più alte del monte Epomeo. Il flusso detritico corre lungo il versante, si deposita nelle zone più pianeggianti giungendo fin sulla costa. Le scienze geologiche offrono, da tempo, indicazioni precise sugli inneschi di questi eventi.

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Pubblichiamo il secondo Quaderno dell'Istituto Onorato Damen

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Creato: 12 Novembre 2022 Ultima modifica: 12 Novembre 2022
Scritto da IOD Visite: 52
Gianfranco commemQuando la mattina del 14 novembre 2019 sul sito dell’Istituto Onorato Damen abbiamo dato l’annuncio della scomparsa del nostro compagno Gianfranco Greco avevamo preso l’impegno di dedicargli in un prossimo futuro un ricordo adeguato alla sua statura di militante comunista. Pensiamo di mantenere fede a quell’impegno raccogliendo e pubblicando in questo secondo numero de “I Quaderni dell’Istituto Onorato Damen” alcuni dei suoi scritti più significativi. In questi anni senza Gianfranco la crisi del capitalismo si è aggravata ulteriormente e in maniera spaventosa, scaraventando nella fame e nella tragedia della guerra milioni di proletari. La pandemia da Covid 19 ha soltanto accelerato la crisi, la cui origine è da ricercare nelle contraddizioni del sistema capitalistico. Sono proprio queste contraddizioni che spingono la borghesia da un lato ad esasperare la produzione di capitale fittizio e dall’altro a spargere in ogni angolo del pianeta pestiferi odori di guerre e di morte.
 
 

Altri articoli...

  1. Marx capovolto
  2. Lo Stato e i suoi organi di repressione al servizio del capitale contro  i lavoratori
  3. Alcune considerazioni sul salario minimo
  4. Un bilancio degli incontri pubblici sulla Dichiarazione congiunta dei gruppi della Sinistra Comunista sulla guerra in Ucraina.

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