Addio Elsa, che il perenne riposo ti sia lieve

Creato: 11 Agosto 2019 Ultima modifica: 11 Agosto 2019
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ElsaLa compagna Elsa Borgese ci ha lasciati. Persona di rara sensibilità e genuinamente comunista, istintivamente e generosamente aveva aderito fin da giovane alla causa rivoluzionaria, da quando, ancora poco più che trentenne aveva lasciato il suo lavoro impiegatizio, comodo e sicuro, in un ufficio di brevetti di Milano per andare a Parigi in cerca di “novità”, di una esistenza meno banale e di nuove esperienze per poter vivere intensamente, scoprire e scoprirsi. Sola con una valigia, con pochi soldi in tasca, non ha esitato ad incontrare l'ignoto pur di conoscere il mondo. Dopo un breve matrimonio, il suo viaggio è continuato alla ricerca di amori e bellezze. Così ha scoperto la letteratura, quella dei romanzieri che, come lei, si interrogavano sull'esistenza, sul senso della vita e sulla causa dell'ingiustizia. Analogamente amava la poesia e il cinema d'autore rifuggendo la banalità e l'ovvietà, ricercando l'espressione artistica impegnata a trattare i grandi temi esistenziali e sociali.

Quando negli anni Settanta torna a Milano, nel pieno del conflitto sociale allora esistente,  aderisce senza riserve alle istanze del marxismo rivoluzionario riconoscendo in esso ciò che istintivamente aveva sempre sentito: la necessità di un mondo senza sfruttamento, rispettoso dell'altro, senza ingiustizie e libero nel senso pieno della parola. Il suo impegno politico, sempre coerente con i suoi principi di lealtà e sincerità, è continuato fino alla fine, quando le condizioni di salute glielo hanno permesso.  Insieme al suo compagno Aldo, al quale si è legata in età matura con profondo affetto e dedizione, ha profuso energie con encomiabile impegno per aiutare la causa rivoluzionaria. Il suo essere comunista, genuino e senza mediazioni, si basava sull' “intelligenza delle emozioni” come lei stessa amava dire, dunque sull'intuizione più che sulla conoscenza razionale delle cose e questa sua innata caratteristica le faceva cogliere spesso più di quanto altri cervelli potessero comprendere. La sua sensibilità era così acuta che percepiva ogni vibrazione che si manifestava intorno a lei. Umile, consapevole dei suoi limiti ma anche delle sue grandi qualità, si esprimeva con lo sguardo ancor prima che con le parole e i suoi silenzi significavano tanto senza aver bisogno di altro. Sempre disponibile e attenta alle persone, sempre alle prese con la propria sofferenza interiore per una società che sentiva abbrutita e per le persone insensibili figlie di quel mondo, cercava sempre la relazione autentica, intensa e sincera ed a questa si dava completamente e generosamente.

Fino agli ultimi anni e ai suoi ultimi respiri è stata curiosa, attenta al mondo e ai suoi accadimenti. Non potendo più leggere, amava ascoltare, immobilizzata nel letto, la lettura dei suoi amici più intimi, quei “fiori blu”, come amava definirli, che non l'hanno mai abbandonata, grati per tutto quanto avevano da lei ricevuto in tanti momenti: l'attenzione e la considerazione innanzi tutto ma anche la totale disponibilità e l'intensa partecipazione a quanto accadeva loro.

Con Elsa se ne va una persona di rara semplicità e bellezza, tutta da scoprire a ragione della sua estrema riservatezza, con un tesoro interiore non facile da cogliere perché mai ostentato e sempre offerto con grazia contenuta, delicatezza e umiltà. Chi l'ha scoperto non può non sentire il grande vuoto che la sua perdita comporta e il dolore per non poter più godere della sua grande umanità. Ciao Elsa,  che la terra ti sia lieve.