Primo Maggio 2016

Creato: 29 Aprile 2016 Ultima modifica: 03 Ottobre 2016
Scritto da Istituto Onorato Damen Visite: 1211

LA FORZA DEI LAVORATORI

PER UNA SOCIETA’ FUTURA DI LIBERI PRODUTTORI ASSOCIATI

 

Una crisi globale sempre più profonda

 

Il modo di produzione capitalistico è in una crisi così profonda che neanche i suoi difensori più appassionati possono più negarla. Nella crisi del 1929 i suoi effetti si propagarono sul piano internazionale in alcuni anni. Nel 2008 sono occorse alcune settimane. Oggi siamo in una violenta crisi finanziaria che è immediatamente diventata globale: questo rappresenta un vero salto qualitativo. Questa crisi è globale soprattutto perché le sue cause sono da ricercare nelle contraddizioni che operano nell’intero sistema capitalistico mondiale.

 

Il mondo infiammato dalla guerra permanente

 

Vediamo guerra e terrorismo in ogni angolo del mondo. “Se vuoi capire qualcosa”, recita un vecchio adagio anglosassone, “segui il denaro”. E oggi forse niente più del petrolio porta al denaro. Infatti, chi controlla il suo mercato, potendone determinare in una certa misura il suo prezzo, che è espresso in dollari, è anche in grado di determinare in modo significativo le variazioni di valore di tutta la massa monetaria e di tutti gli asset economico-finanziari in circolazione sul pianeta. Il petrolio porta al denaro e il denaro porta quindi alla crisi strutturale in cui si dimena il modo di produzione capitalistico da qualche decennio a questa parte. La sua origine è nel modo di produzione capitalistico, e non se ne può uscire se non con il suo superamento.

 

Olocaustum nostrum

 

Nel Mediterraneo nel 2015 è morta una persona ogni due ore. Questa strage nasce da un’accelerazione della mobilità internazionale, una vera e propria migrazione forzata da ricondurre interamente a cause economiche o geopolitiche con i relativi corollari di fame, povertà, violenza, decomposizione di Stati e guerre.

 

Il sistema capitalistico non ha risposte

 

Le forze produttive materiali della società attuale sono ormai “in contraddizione con i rapporti di produzione esistenti, cioè con i rapporti di proprietà (che ne sono soltanto l'espressione giuridica) dentro i quali tali forze per l'innanzi s'erano mosse. Questi rapporti, da forme di sviluppo delle forze produttive, si convertono in loro catene. E allora subentra un'epoca di rivoluzione sociale” (K. Marx). Ormai il capitalismo è un sistema antiquato. Ma ci sono le condizioni per aprire le porta al futuro.

 

Costruire l’opposizione contro il capitalismo, aprire la strada al futuro

 

Come in ogni epoca storica, la fase di decadenza di una società di classe vede emergere anche le condizioni del suo superamento. I lavoratori salariati, i moderni proletari, hanno una forza sociale virtualmente enorme, ma divisi e disorganizzati sono come una moltitudine di atomi isolati senza alcuna potenza e prospettiva. Ma uniti, organizzati, con una teoria e un partito rivoluzionari è possibile porre termine al dominio del Capitale, e riorganizzare l’intera società come un’associazione di liberi produttori.

 

 

falcemartello

Istituto Onorato Damen

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