Perché pubblichiamo

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Creato: 19 Dicembre 2011 Ultima modifica: 03 Ottobre 2016
Scritto da Istituto Onorato Damen Visite: 1814

Come ampiamente previsto, la Fiat con il consenso di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e l’Associazione quadri e capi FIAT, ha esteso l’accordo imposto ai lavoratori di Pomigliano e Mirafiori a tutti i lavoratori del gruppo.

Marchionne spaccia questo nuovo accordo per un modello di modernità, in realtà è una sorta di dichiarazione lapalissiana che a questo stadio del suo sviluppo il capitalismo può sopravvivere alla sola condizione che riesca a mantenere costantemente il prezzo (salario) della forza lavoro  al di sotto del suo valore e a intensificarne lo sfruttamento fino ai limiti delle umane possibilità; cioè a fare degli operai la più miserabile delle appendici del sistema delle macchine.

All’analisi dei contenuti di quel falso accordo ( falso perché imposto con il ricatto del licenziamento di massa) dedichiamo l’articolo  “La falsa modernità di Marchionne e l’attualità di Karl Marx” tratto dal n° 3 della nostra rivista D-M-D’.

Sempre tratto dal n° 3 di D-M-D’, pubblichiamo anche l’articolo “ Discutendo sulla crisi della sinistra comunista. Lo facciamo con l’intento di sollecitare una più ampia riflessione critica nella convinzione che questa crisi non potrà essere superata se non si avrà il coraggio di andare alle sue radici più profonde.